L’Arena scrive di Veraison Group, della sua recente costituzione e del suo modello. Edoardo Freddi parla anche di Salvaterra, della Valpolicella e delle strategie a medio-lungo termine.
Veraison Group alla conquista del mercato italiano del vino a partire da Verona. «La nuova aggregazione formatasi dall’unione della cantina veronese Salvaterra a San Pietro in Cariano, Progetti Agricoli (Castiglione delle Stiviere, Mantova) e 4RU(Ravenna) è solo all’inizio ma abbiamo in serbo molti progetti e stiamo già valutando nuove acquisizioni e sinergie sia in Veneto che in Italia» anticipa Edoardo Freddi, Ceo di FreedL Group, gruppo specializzato in investimenti in asset e società nel settore beverage, che detiene la maggioranza di capitale e ricopre il ruolo di amministratore delegato della neonata società.
La strategia di Veraison prevede l’espansione in Italia e all’estero tramite una crescita organica affiancata da acquisizioni. L’aggregato dei fatturati delle tre aziende nel 2022 sfiora i 30 milioni di euro, di cui la maggior parte all’estero, con l’obiettivo di ottenere, nell’arco di due anni, un fatturato complessivo superiore ai 40 milioni solo per crescita organica, oltre all’ingresso di nuove partnership.
Salvaterra, l’unica società veronese del gruppo, Progetti Agricoli e 4RU manterranno la loro indipendenza per le aree di produzione, gestione e controllo dei propri prodotti, mentre la direzione e il coordinamento operativo saranno competenza del gruppo appena formato. Salvaterra, oggi presente su oltre 40 mercati, è tra le protagoniste di primo piano per l’Amarone.
«Verona, con le sue denominazioni, la storia, il terroir unico che contraddistingue i vini della zona, giocherà un ruolo importante in Veraison Group» afferma Freddi. «Negli ultimi anni la richiesta di Amarone è aumentata esponenzialmente in Italia e all’estero, e le cantine, tramite il Consorzio, stanno facendo un ottimo lavoro per promuovere questi vini eccezionali. La strada è lunga, ma credo che, con pazienza e duro lavoro, si possa arrivare a ottimi risultati. Per Salvaterra, così come per le altre società del Gruppo, abbiamo grandi progetti in mente. Ci piacerebbe espanderci e penetrare in nuovi mercati, come Vietnam e Israele; rafforzare la nostra presenza su quelli già presidiati, come Usa e pian piano elevare il posizionamento dei brand e dei prodotti. Salvaterra è pronta per nuove importanti sfide».
La strategia punta a presidiare tutti i canali distributivi e il maggior numero di mercati. «Per l’Amarone è in atto un riposizionamento e il focus sarà sempre di più solo on trade (per il consumo diretto)», precisa Edoardo Freddi. «In generale, al momento punteremo sul vino italiano ma in futuro probabilmente inseriremo vini esteri unici nel loro genere e superalcolici. Un progetto che sto già seguendo attraverso Sapiens Spirits, un’altra società di mia recente costituzione, con la quale punto ad entrare sempre di più nel mercato dei craft spirits (i superalcolici artigianali)».